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A Matera lo spettacolo “Simba na Mende”

 
 

Il Quotidiano – Sabato 24 Aprile 2010

E’ andato in scena a Potenza e a Matera lo spettacolo “Simba na Mende – Il leone e lo scarafaggio”

Dall’Africa piccoli acrobati e giocolieri della vita

Issan, Brian, Charles, Francio, Stefano, Kevin e Gorge. Sono solo alcuni dei ragazzi di strada accolti nel centro rifugio Kivuli, a Nairobi. Sono i ragazzi d’Africa del padre comboniano Renato Kizito Se sana che nel 1997, dopo due anni di attività, decide di aprire questo centro. Hanno dai 12 ai 16 anni. “Da uno, due ma anche da cinque anni – racconta lo stesso Padre Kizito – vivono di espedienti. Piccoli furti, servizi per i più ricchi, come fare la fila per prendere l’acqua. Basta accoglierli con affetto, dare loro un letto, una scuola, degli educatori che li guidino e questi ragazzi riacquistano un po’ della loro dignità. Il nostro scopo è quello di promuovere la responsabilità attraverso le più svariate attività, dallo sport alle iniziative che sviluppino la creatività”.
Una creatività pura e spontanea. I ragazzi che crescono per strada sono rapper, acrobati, giocolieri. Come i 12 del Koinonia Children Team, che si sono esibiti ieri sul palco del teatro Stabile, a Potenza, dopo uno spettacolo coinvolgente che all’Auditorium di Matera ha raccolto quasi 600 spettatori. Tratto da una favola africana intitolata “Simba na Mende” (Il leone e lo scarafaggio), si è svolto a conclusione della presentazione del progetto “Da Sud a Sud” che vede il cofinanziamento della provincia di Potenza. Si tratta di un percorso in cooperazione internazionale per la sicurezza sociale e lo sviluppo interculturale in Kenya. “Con una delibera che verrà firmata martedì prossimo – annuncia l’assessore alle politiche sociali Paolo Pesacane – si parte per il Kenya. Con questo progetto la Provincia di Matera si impegna ad ampliare e migliorare la struttura del centro con particolare attenzione al Dispensario per offrire un miglior servizio medico, fornendo farmaci per i pazienti affetti dall’HIV”. Il centro di Kivuli è solo una delle realtà cui ha dato vita il missionario insieme all’associazione onlus Amani. Altri centri sono in Sudan e in Zambia. “Operiamo in queste poche realtà – spiega Gianmarco Elia, presidente nazionale Amani – perché molto difficili e complicate. Per cui, operare in territori circoscritti, permette di avere dei risultati più duraturi. Ogni anno partono 50 volontari, che vengono formati attraverso degli incontri della durata di 6 weekend”. Tra questi c’è anche la potentina Angela Chiara, che attualmente coordina il gruppo di volontari italiani. “Per diventare volontario – continua Elia – basta chiamare la nostra segreteria e presentarsi agli incontri. Il viaggio è tutto a proprie spese”. Vicina ad Amani, per obiettivi ed interessi è l’associazione culturale Energheia, che dall’89 promuove un concorso letterario rivolto ai ragazzi africani. “ I racconti che ci pervengono – racconta il presidente Felice Lisanti – spesso sono scritti a mano. Il comitato di lettura li legge in lingua originale e una giuria di giornalisti e scrittori conoscitori dell’Africa sceglie il vincitore. Il premio ha lo scopo di connotare l’Africa come paese del riscatto. Può essere il docente universitario quanto la ragazza che ascolta il bando per radio, dal parrucchiere. Sono racconti di guerra, di povertà”. Storie di ragazzi d’Africa: acrobati e giocolieri della vita.